V° Convegno - DIETA MEDITERRANEA E MICROBIOTA

Dettagli

Studi recenti rivelano una connessione tra dieta e microbiota intestinale nello sviluppo delle più importanti patologie cronico-degenerative: sembra infatti che le alterazioni nella funzione e la composizione di questa popolazione batterica possa portare attraverso meccanismi complessi ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari così come di obesità e di patologie tumorali. I batteri tendono ad associarsi con l'ospite in maniera simbiotica: l'ospite fornisce il microbiota con sostanze nutritive, mentre il microbiota rende possibile la digestione dei carboidrati complessi, il bilanciamento delle funzioni immunitarie e metaboliche, e la protezione contro agenti patogeni opportunistici. La sua natura dinamica, soprattutto in risposta ai cambiamenti nella dieta, ha alimentato la ricerca indagando su un potenziale ruolo nella suscettibilità alle malattie cardiovascolari e ai suoi fattori di rischio - in particolare l'obesità e il diabete di tipo 2.

La dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’umanità dal 2010, è il profilo alimentare maggiormente associato ad un ottimale stato di salute nella popolazione generale, e ad un ridotto rischio di insorgenza di patologie. Dati recenti e sempre più concordi ipotizzano un ruolo preponderante delle abitudini alimentari di provenienza Mediterranea nel cambiamento in senso favorevole delle specie batteriche presenti nel nostro intestino, che riflette e spiega almeno in parte l’effetto protettivo della nostra dieta nei riguardi dell’aspettativa di vita e dell’insorgenza di numerose patologie ad alto impatto sulla popolazione generale dei paesi industrializzati.

Durante i lavori di questo congresso verranno riportati i dati aggiornati sulle potenzialità dello studio del microbiota e dell’associazione con la dieta Mediterranea e con i suoi componenti nel determinismo dell’insorgenza delle patologie cronico-degenerative.

Studi recenti rivelano una connessione tra dieta e microbiota intestinale nello sviluppo delle più importanti patologie cronico-degenerative: sembra infatti che le alterazioni nella funzione e la composizione di questa popolazione batterica possa portare attraverso meccanismi complessi ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari così come di obesità e di patologie tumorali. I batteri tendono ad associarsi con l'ospite in maniera simbiotica: l'ospite fornisce il microbiota con sostanze nutritive, mentre il microbiota rende possibile la digestione dei carboidrati complessi, il bilanciamento delle funzioni immunitarie e metaboliche, e la protezione contro agenti patogeni opportunistici. La sua natura dinamica, soprattutto in risposta ai cambiamenti nella dieta, ha alimentato la ricerca indagando su un potenziale ruolo nella suscettibilità alle malattie cardiovascolari e ai suoi fattori di rischio - in particolare l'obesità e il diabete di tipo 2.

La dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’umanità dal 2010, è il profilo alimentare maggiormente associato ad un ottimale stato di salute nella popolazione generale, e ad un ridotto rischio di insorgenza di patologie. Dati recenti e sempre più concordi ipotizzano un ruolo preponderante delle abitudini alimentari di provenienza Mediterranea nel cambiamento in senso favorevole delle specie batteriche presenti nel nostro intestino, che riflette e spiega almeno in parte l’effetto protettivo della nostra dieta nei riguardi dell’aspettativa di vita e dell’insorgenza di numerose patologie ad alto impatto sulla popolazione generale dei paesi industrializzati.

Durante i lavori di questo congresso verranno riportati i dati aggiornati sulle potenzialità dello studio del microbiota e dell’associazione con la dieta Mediterranea e con i suoi componenti nel determinismo dell’insorgenza delle patologie cronico-degenerative.

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